Energie rinnovabili: le ultime integrazioni del MISE al decreto rinnovabili elettriche 2018
Il nuovo decreto governativo sulle rinnovabili è in fase di definizione, e dovrebbe essere pubblicato entro il mese di ottobre 2018. Secondo quanto affermato dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa, si prevede un innalzamento degli obiettivi sulle rinnovabili rispetto ad una prima bozza di decreto presentata.
Riunione operativa al Ministero il 25 settembre scorso
Dopo una riunione con gli stakeholders (incontro tra il Mise, l’MATTM e le Associazioni di categoria), si parla di un innalzamento dei contingenti e di nuovi vincoli alle bonifiche. La versione attuale del DM FER1, infatti, assegna una priorità ai progetti eolici e fotovoltaici se localizzati su ex-discariche, cave e miniere esaurite, o aree di pertinenza di discariche e siti contaminati. Obiettivo del Governo è quello di evitare, ad esempio, la possibilità di prendere un incentivo per un’installazione su un terreno ancora da bonificare, senza certezze sull’avvenuta bonifica o sull’impegno preso in tal senso.
Bonus amianto, gruppi di impianti con diverse tecnologie, e potenziamento dell’utilizzo di contratti a lungo termine (PPA)
Il decreto introduce anche altre novità. Innanzitutto è prevista una potenza incentivata e un premio aggiuntivo riservati ai soli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in eternit o amianto. La bozza del decreto ha inserito tra i gruppi d’iscrizione ai registri anche 700 di contingente esclusivamente dedicato al fotovoltaico in sostituzione dell’amianto. Per questo tipo di interventi l’incentivo sarà esteso a tutta la produzione e non soltanto a quella parte di energia immessa in rete, come riporta invece la precedente versione.
Inoltre, è stata introdotta la possibilità che gruppi di impianti con diverse tecnologie, rientranti nello stesso gruppo di incentivazione, possano partecipare alle procedure di registro ed asta come se fossero un unico impianto.
Un’ulteriore novità riguarda il potenziamento dell’utilizzo di contratti a lungo termine (PPA) per il finanziamento degli impianti e l’inserimento di un criterio di priorità per tutti gli impianti inferiori a 1 MW, connessi in parallelo con la rete elettrica e con colonnine di ricarica di auto elettriche.