Decreto aree idonee impianti di energie rinnovabili: il Consiglio di Stato sospende una norma

Con una sentenza emessa il 14 novembre 2024, il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l’appello di una società, sospendendo una disposizione del Dm 21 giugno 2024 (“Aree idonee”), che regola l’individuazione delle superfici idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.

L’impresa ricorrente appartiene al settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e gestisce una serie di parchi eolici situati in diverse regioni (Sardegna, Puglia, Molise e Basilicata), nell’ambito della sua attività era in procinto alla sostituzione dei macchinari utilizzati con altri più recenti ed efficienti.

L’impresa appellante assume in sintesi che questo decreto, sarebbe illegittimo e le impedirebbe il programmato ripotenziamento del proprio impianto.

Decreto Aree Idonee

L’impresa in questione ha impugnato il DM Aree Idonee – decreto 21 giugno 2024 – entrato in vigore il 3 luglio scorso, con il quale il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica disciplina l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Il provvedimento, in attuazione dell’art. 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 199 del 2021 (Attuazione della direttiva 2018/2001/Ue sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), ha la finalità di individuare la ripartizione fra le regioni e le province autonome dell’obiettivo nazionale al 2030 di una potenza aggiuntiva pari a 80 GW da fonti rinnovabili rispetto al 31 dicembre 2020, necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC e rispondere ai nuovi obiettivi derivanti dall’attuazione del pacchetto « Fit for 55 », anche alla luce del pacchetto « Repower UE ».

Sentenza del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, riconoscendo la fondatezza delle sue motivazioni. In particolare, il giudice ha rilevato che l’articolo 7, comma 2, lettera c) del decreto ministeriale impugnato potrebbe non essere conforme alla disciplina nazionale stabilita dal Dlgs 199/2021.

Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione della norma contestata, limitandola alla possibilità per le Regioni di derogare alla lista di aree idonee prevista dal decreto legislativo. Tale sospensione avrà efficacia fino alla pubblicazione della sentenza di merito, fissata per febbraio 2025.

FONTE: si ringrazia Build News